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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cancellato graffito di Pao: "Riqualificazione, è tutto regolare"

Dopo le scuse di Maran all'artista, arriva la spiegazione dei volontari che hanno cancellato il murales: affermano di essere stati autorizzati dal comune di Milano

Ha suscitato polemiche, parzialmente rientrate, la seconda giornata "Nessuno Tocchi Milano", ribattezzata anche "BellaMilano", durante la quale numerosi volontari sono scesi in strada per ripulire i muri da scritte di vario genere. Tra i muri ripuliti anche quello - attiguo a un parco giochi - che ospitava un graffito artistico di Pao e Linda, realizzato nel 2001 su richiesta e con il consenso dei residenti, in via Cesariano, zona Arco della Pace.

Dopo che si è saputo della 'cancellazione', l'assessore Pierfrancesco Maran ha contattato Pao, si è scusato a nome dell'amministrazione e ha chiesto all'artista la disponibilità a ripristinare il murales. L'artista ha accettato e ha scritto una lunga nota su Facebook per commentare l'accaduto: "L'intervento dei volontari di Retake Milano è stato quanto meno avventato - si legge - certo il murales era scolorito, con qualche pasticcio sopra, ma è evidente che per molti era ancora preferibile al noisissimo rosa pallido che hanno scelto". E poi: "Se l'inquinamento visivo (tag, ma anche pubblicità, segnaletica selvaggia, obbrobri architettonici) dà fastidio alla maggioranza delle persone, è necessario capire che la città è luogo di differenze e convivenza".

Incidente chiuso? Non proprio. Retake Milano, infatti, non ci sta a passare per un gruppo di persone che non sanno distinguere un graffito da una tag e rilancia su Facebook rivolgendosi proprio a Pao: "Abbiamo cancellato il tuo graffito non per spirito fanatico di coprire la tua opera - si legge - ma perché alla base c'era un progetto di riqualifica condiviso dall'amministrazione stessa". Retake si è offerta di contribuire alla realizzazione del nuovo murales, ma Pao - smorzando comunque i toni - ha declinato: "Preferisco altri finanziamenti ma rimango disponibile a un confronto".

Insomma, sembra che il consiglio di zona 1, insieme all'assessorato ai lavori pubblici, avesse approvato e sostenuto un progetto di riqualificazione che prevedeva la cancellazione del murales - ormai da alcuni giudicato rovinato - per sostituirlo con un altro. Retake ha diffuso anche le immagini 'prima' della cancellazione, che effettivamente mostrano un murales non perfetto. Se le cose stessero così, ci sarebbe da chiedersi perché due assessorati non si sono parlati (uno autorizza, l'altro poi chiede scusa), ma anche perché Pao e Linda, gli autori del murales, non siano stati quantomeno avvertiti. E la stessa cosa per i cittadini che erano sul posto per cercare di difendere il murales: se tutti avessero saputo della riqualificazione autorizzata, forse non sarebbe sorta alcuna polemica.

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