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Milano Centro Duomo / Piazza Pio XI

Milano, coda monstre per ammirare (gratis) il cartone restaurato de "La scuola di Atene"

Centinaia di persone si sono messe in coda fuori dalla pinacoteca Ambrosiana di Milano

Lunghe file davanti alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano nella mattinata di sabato 6 aprile per ammirare (gratis) il cartone preparatorio della "Scuola di Atene" recentemente restaurato e inserito in un nuovo allestimento progettato dall'Archistar milanese Stefano Boeri. Diverse centinaia di persone si sono messe in coda in Piazza Pio XI a Milano. Il serpentone ha raggiunto una lunghezza di alcune centinaia di metri, circa un'ora il tempo necessario per varcare la soglia della Pinacoteca.

Il cartone è nuovamente visibile da mercoledì 27 marzo, si tratta di un disegno a grandezza naturale de "La scuola di Atene", uno dei quattro affreschi commissionati nel 1508 a Raffaello da Papa Giulio II per decorare la Stanza della Segnatura in Vaticano.

Benché l’opera sia nota come Scuola di Atene, il titolo corretto è La Filosofia: le quattro pareti della Stanza della Segnatura propongono infatti - secondo un complesso programma iconografico - la Filosofia, la Teologia (Disputa sul Santissimo Sacramento), la Giurisprudenza (Le Virtù) e la Poesia (Il Parnaso).

Un "bozzetto" di inestimabile valore

Il Cartone dell’Ambrosiana si è conservato integralmente poiché non venne effettivamente utilizzato per trasportare il disegno di Raffaello sulla parete, ma per mostrare al Papa l’effetto complessivo dell’opera una volta ultimata.

Il capolavoro, diviso in “duoi pezzi di disegno di Raphaele d’Urbino in cartone”, arrivò in Ambrosiana nel 1610 come prestito dal conte Fabio II Visconti di Brebbia, per essere poi ceduto definitivamente nel 1626 dalla vedova Bianca Spinola Borromeo, per l’esorbitante somma di seicento lire imperiali. Nel maggio del 1796, venne requisito dal commissario francese Peignon, che cita il Cartone in testa alle opere da confiscare all’Ambrosiana: a Parigi si avviò una lunga procedura per il restauro dell’opera. Il 30 settembre 1815 il Cartone venne consegnato dal Direttore Generale del Louvre alla Commissione austriaca per il recupero delle opere d’arte provenienti dalle regioni italiane di dominio austriaco.

Trasferito nel 1918 a Roma per essere tutelato dai rischi dei bombardamenti bellici, nel 1942 venne messo al sicuro nel caveau della cassa di Risparmio delle Province Lombarde; nel 1946 venne esposto alla mostra di Lucerna organizzata per recuperare fondi per la ricostruzione dell’Ambrosiana. L’ultimo rinnovamento della sala 5 della Pinacoteca Ambrosiana, a cura di Luigi Caccia Dominioni, avvenne nel 1966.

Il restauro

Nel 2014 la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, tramite la Fondazione Cardinale Federico Borromeo, avviò sul Cartone una lunga attività di indagine e opera di restauro conservativo, coordinato da un comitato scientifico composto dal collegio dei dottori della Biblioteca Ambrosiana e da esperti dell’Istituto superiore per la conservazione e il sestauro, dei Musei Vaticani, della soprintendenza di Milano e del centro conservazione e restauro “La Venaria Reale”, con la consulenza tecnica di Pinin Brambilla Barcilon, affiancati da docenti di diverse Università italiane. L’intervento è stato interamente sostenuto dal contributo della società Ramo SpA, per volontà del Fondatore Giuseppe Rabolini.

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