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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Milano Centro Porta Magenta / Corso Magenta

Corso Magenta, dopo 3 anni tutti vogliono la vecchia fermata dei tram

Spostata in avanti per permettere lavori stradali, non è ancora stata ripristinata. Ma servirebbe a molti servizi oggi "senza fermata"

Dopo tre anni abbondanti sono ancora nelle loro collocazioni provvisorie le fermate del 16 e del 19 in direzione periferia in corrispondenza di largo d'Ancona: dopo l'incrocio e non prima di esso. Lo spostamento è stato causato dai lavori di riqualificazione di via San Nicolao, ma dopo la fine dei lavori le fermate non sono state più riarretrate a prima del semaforo. E questo nonostante la ferma richiesta, in tal senso, del Municipio 1 e di chi vive, studia e lavora in zona. Ma ora sembra che, finalmente, la situazione potrà sbloccarsi con un incontro (l'ennesimo, in realtà) tra gli uffici tecnici del Comune di Milano (e di Atm) e il Municipio 1.

In tutti questi anni il dialogo non si è fermato e, mentre un comitato spontaneo di residenti e commercianti raccoglieva centinaia di firme per riportare le fermate al punto originario ("Vecchia Fermata", si chiamava), il "parlamentino" del centro storico ha tenuto sempre la stessa linea. «Quello che a noi importa di più è non perdere quella fermata», spiega Mattia Abdu, assessore municipale, a MilanoToday.

Il "nodo" sta nella banchina di servizio. Che, in teoria, va realizzata per ogni "nuova" fermata. Compreso il ripristino di quella di corso Magenta, ovviamente. Secondo una interpretazione, le banchine dovrebbero essere larghe almeno più di 3 metri per consentire l'agibilità di una carrozzina.

Trascurando il fatto che soltanto una vettura in servizio sulla linea 19 e poche in servizio sulla linea 16 sono predisposte per i disabili, c'è comunque chi interpreta la norma in modo meno stringente. Mentre sul rispetto rigoroso della larghezza insisterebbero i tecnici comunali. «Il tema dell'accessibilità ai disabili è importantissimo», sottolinea Abdu, «ma dobbiamo trovare il modo di garantirla in generale. Milano è piena di fermate di tram fuori norma».

La Cattolica, il Litta e tutti quelli che hanno "perso" la fermata

L'ubicazione attuale (ripetiamo: in teoria "provvisoria") non permette un interscambio tra le due linee, perché le due fermate sono sdoppiate, una in una strada e una in un'altra. Ma il problema principale sta nel fatto che ora un lungo tratto di corso Magenta è senza fermata del tram in direzione periferia: o si utilizza quella di via Meravigli oppure occorre andare al di là di largo d'Ancona. E, paradossalmente, la fermata provvisoria del 19 è ora vicinissima a quella successiva di piazza Virgilio.

Eppure sono tanti i motivi per cui quella fermata servirebbe. C'è la sede dell'Università Cattolica di via Sant'Agnese (e anche quella centrale di largo Gemelli si raggiungerebbe più rapidamente). C'è il Museo Archeologico. C'è il Teatro Litta. Ci sono i negozi. Ci sono gli uffici della Sovrintendenza e quelli di Luxottica. Ci sono i bar, i ristoranti. Le abitazioni private. 

«Il servizio pubblico di superficie deve essere di prossimità», argomenta Abdu: «Quindi noi chiediamo, e lo facciamo da tempo, che la fermata venga ripristinata». Per riportarla dov'era occorre risolvere il "nodo" della banchina, al limite diminuendo la larghezza del marciapiedi. Ma si cercano anche alternative percorribili.

«Il massimo sarebbe riportarla esattamente all'incrocio», spiega ancora Abdu, «ma siamo disposti a ragionare su altre soluzioni, a patto di non "perdere" la fermata in quel tratto. Si può quindi anticiparla all'altezza di via San Nicolao, rispettando tutte le lunghezze e le larghezze che la legge impone. L'essenziale è che i negozi e i servizi di quel tratto di corso Magenta tornino ad avere la "loro" fermata».

Fin dal 2016 gli uffici tecnici di Palazzo Marino avevano portato i progetti per "sistemare" le fermate provvisorie, rendendole quindi definitive. Un'opzione che è stata immediatamente scartata dal Municipio 1, sostenuto in questo anche dall'assessore comunale alla mobilità Marco Granelli. Nell'ultimo incontro (autunno 2018) tra Municipio, assessorato comunale e tecnici, questi ultimi hanno riproposto quel progetto. E ancora una volta Abdu e il presidente del Municipio, Fabio Arrigoni, hanno respinto l'idea, ribadendo di volere la fermata "storica".

E' ora prevista un'altra riunione, tra fine gennaio e il mese di febbraio, dove si discuterà ancora di corso Magenta e della fermata del 16 e del 19. Il Municipio e l'assessorato comunale insisteranno sul loro indirizzo politico, che è sempre lo stesso: trovare il modo di restituire la fermata mancante a corso Magenta.

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