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New York, riaffiora un prezioso zaffiro rubato a Milano 20 anni fa?

Un'intricata vicenda, degna di una spy story, porterebbe in una casa d'aste americana un preziosissimo gioiello rubato a Milano 20 anni fa con un colpo "magistrale"

Un gioielliere di Ginevra, Ronny Totah, avrebbe scoperto in una casa d'aste americana un gioiello rubato a Milano vent'anni fa. 

La storia - tutta da appurare - viene raccontata da The Local, giornale svizzero. Secondo quanto narrano le cronache dell'epoca, il bracciale di diamanti e platino di Cartier, con uno zaffiro Kashmir da 65 carati, sparì misteriosamente dalle teche del Four Seasons in via del Gesù a Milano il 14 novembre del 1996. Un colpo da maestro del crimine, per un gioiello che valeva quasi 3 miliardi delle vecchie lire. Il gioiello, infatti, insieme ad altri 500 pezzi, sarebbe dovuto essere venduto la settimana successiva a un'asta di una casa svizzera di Ginevra.

La casa d'aste venne risarcita e il caso sembrava chiuso. Ma Ronny Totah, spulciando il catalogo di un'altra casa d'aste (Phillips, prezzo stimato 11 milioni di euro) newyorkese, qualche tempo fa, ha avuto un sussulto. "E' quello rubato", ha detto in un'intervista. O almeno, uno molto simile.  

"Considerando che non c’è in giro nessuna pietra del genere, di quelle dimensioni e peso, era molto probabile che fosse lo zaffiro rubato", ha spiegato. Il gioielliere di Ginevra ha contattato la casa d’aste Phillips per esprimere i suoi dubbi. L'assicurazione che aveva rimborsato Totah aveva a sua volta contattato Phillips scoprendo, però, che lo zaffiro era stato ritirato dalla vendita e reso al suo proprietario, il cui nome non è stato divulgato.

Un avvocato poi assodato dalla società - sempre secondo quanto raccontato da media svizzeri - ha scoperto che una società con sede nel quartiere dei diamanti della Grande Mela, chiamata "Auction House 43", aveva fornito lo zaffiro a Phillips per la vendita. Un tribunale ha chiesto ora al Modern Pawn Broker di restituire la pietra per un esame; la società ha tempo fino al 29 gennaio per fare ricorso alla decisione.

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