Galleria, i vecchi ristoranti vincono al Tar: a rischio l'Ods Store

Colpo di scena in Galleria Vittorio Emanuele. Salotto e Locanda del Gatto Rosso, dopo un iter giudiziario che finora non aveva lasciato loro speranza, vincono due ricorsi al Tar: i togati amministrativi hanno dato loro ragione, andando indirettamente contro un parere (pur non vincolante) dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) contro cui il Comune di Milano non se l'era sentita di mettersi, perché era il 2016 e stava per scadere la consigliatura comunale.

Palazzo Marino, in realtà, all'epoca era ufficialmente dalla parte dei due ristoranti. Avrebbe voluto prorogar loro la concessione degli spazi senza un bando di gara perché li considerava due locali storici. Ma, di fronte al parere dell'Anac e col voto di lì a pochi mesi, con conseguente cambio di amministrazione, decise che sarebbe stato meglio soprassedere con le proroghe e consigliò a Gatto Rosso e Salotto di fare ricorso.

Ora il Tar afferma che il parere dell'Anac, pur condivisibile in astratto perché afferma "il primato della gara pubblica", non doveva essere sufficiente, per Palazzo Marino, per procedere alla gara stessa anziché alla proroga diretta delle concessioni. E questo perché il Comune, tra i criteri generali con cui procede con le assegnazioni in Galleria, valuta anche la rilevanza storico-economica di chi vi opera, e in un primo tempo sulla base di questo aveva prorogato le concessioni ai due ristoranti. Una valutazione che, per il Tar, non è superata dal generico e astratto parere dell'Anac.

Nel frattempo, la gara è stata fatta e c'è l'esito. Un bar si è aggiudicato gli spazi del Salotto offrendo 300 mila euro contro una base d'asta di meno della metà; quelli del Gatto Rosso sono invece andati a Ods di Mauro Tiberti, con un'offerta da 720 mila euro contro 289 mila di base d'asta, una cifra record per l'Ottagono. L'assegnazione definitiva non è però ancora arrivata, proprio per aspettare l'esito dei ricorsi al Tar. E' ora da capire che cosa accadrà.