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25 aprile, centri sociali in protesta, Rosati: “Dov'era la polizia?”

Fischi e urla durante le celebrazioni del 25 aprile, in piazza Duomo. Il segretario della Camera del Lavoro: discutibile il servizio di ordine pubblico. Il più fischiato, Podestà. Ma anche la Moratti, pensionati Cgil e addirittura un operaio in cassa integrazione

Hanno urlato "fascisti" e "mafiosi" agli oratori ufficiali e poi fischi e grida anche durante gli interventi sul palco di un operaio in cassa integrazione dell'ex Eutelia. Un 25 aprile agitato, dunque, quello che si è svolto ieri a Milano, tanto che adesso ci si interroga sulle pecche del servizio di ordine pubblico. "Dov'era la polizia?" chiede il segretario della Camera lavoro Rosati, contestando senza mezzi termini l'operato delle forze dell'ordine. Anche il sindaco Letizia Moratti parla della necessità di una gestione diversa dell'ordine pubblico.

I fischi dei centri sociali, ieri, non hanno risparmiato nessuno: urla contro la Moratti, il presidente della Provincia, Guido Podestà, il Pd e il sindacato Cgil. Ma le contestazioni non si sono placate neanche quando hanno preso il via i discorsi ufficiali dal palco allestito in piazza Duomo: cori contro l'ex ministro Virginio Rognoni e durante l'intervento di un operaio in cassa integrazione dell'ex Eutelia.

A seminare zizzania, i giovani del centro sociale "Cantiere" che sono addirittura riusciti ad arrivare sotto il palco con un camion dal quale veniva sparata musica ad altissimo volume. Un pensionato del servizio d'ordine della Cgil non voleva credere alle sue orecchie quando gli hanno urlato "fascista": "E' 30 anni - ha detto scuotendo la testa - che vengo al 25 Aprile e devo anche sentirmi dare del fascista da un pirla".

I giovani del centro sociale si erano scontrati già a inizio corteo con il servizio d'ordine del sindacato. Motivo di presunte priorità, si dice. Il "Cantiere" aveva tentato di scontrarsi con i militanti di Emergency che si erano schierati pacificamente in testa al corteo, posizione che avrebbero voluto occupare loro.

E il giorno dopo, il Partito Democratico annuncia interrogazioni al ministro dell'Interno Roberto Maroni sulla gestione dell'ordine pubblico in piazza del Duomo e lungo il percorso del corteo. Anche il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, punta il dito contro i centri sociali e tende la mano alla sinistra, anche se con una velata ironia: "Apprendiamo che nell'anno di grazia 2010 la sinistra si è accorta delle malefatte dei centri sociali. E chiede pure l'intervento della polizia. Alla buon'ora. Peccato che per decenni abbia risposto con un silenzio assordante di fronte a chi scorrazzava impunemente per Milano a compiere reati, occupazioni abusive, affissione di striscioni d'odio e di morte, insulti e petardi nei cortei, vandalismi e imbrattamenti".

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