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Venerdì, 29 Marzo 2024
Milano Centro Duomo / Galleria Vittorio Emanuele

Ristoranti in Galleria: il comune non se la sente di lottare contro l'Anac

Non sarà rinnovata la convenzione senza gara per i tre ristoranti. Ma Benelli (demanio) difende il suo lavoro. Rizzo (Milano in Comune): "Quando si governa lo si fa con l'uguaglianza, e si fanno le gare"

Savini, Salotto e Locanda del Gatto Rosso non avranno il rinnovo della concessione, per dodici anni, degli spazi in Galleria Vittorio Emanuele. Tre simboli della città e della Galleria, secondo il comune di Milano, che pertanto aveva deciso di prorogare le concessioni senza gara, per salvaguardare le insegne, ma anche il "mix funzionale" tra negozi e ristorazione e, infine, mantenere una galleria "viva" anche nelle ore serali.

Poi è arrivato un parere negativo dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione). Solo un parere, nulla più. Ma Palazzo Marino non si assume la responsabilità politica, a fine consiliatura, di iniziare un braccio di ferro. E ha deciso di non rinnovare le convenzioni, scrivendo una lettera ai titolari dei tre ristoranti in cui suggerisce loro di ricorrere al Tar. 

Tutto è nato da un esposto di Basilio Rizzo, ormai da tempo fuori dalla coalizione di maggioranza e fresco di candidatura a sindaco per la lista Milano in Comune, che raccoglie la sinistra radicale (Rifondazione, Comunisti italiani, Act e altre sigle). Rizzo, che è presidente uscente del consiglio comunale, non arretra di un passo e conferma la sua linea, affermando che "se mi avessero ascoltato non saremmo arrivati a quest'onta. La Galleria è dei milanesi e quando si governa si esercita l'uguaglianza, si fanno le gare".

Di tutt'altro avviso i tre ristoratori, che erano arrivati al rinnovo della convenzione dopo anni di trattative e, adesso, si sentono presi in giro. E sono pronti ad azioni dimostrative come la "serrata" per manifestare la loro rabbia per ciò che è accaduto. Quanto a Daniela Benelli, assessore al demanio, ha rilasciato una dichiarazione molto dura, che fa trapelare il fastidio per il parere dell'Anac. La Benelli difende a spada tratta le scelte che sono state fatte dalla giunta Pisapia sulla Galleria, che è stata restaurata anche grazie ai finanziamenti privati e soprattutto è stata rivalutata con ritocchi all'insù del canone per molti spazi, con diverse gare pubbliche in questi anni.

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