La sovrintendenza dice no ai dehors sui marciapiedi di corso Sempione. Motivo, non preservano il "canocchiale visivo" dell'asse tra il corso e la piazza (quella dell'Arco della Pace). Tutto era nato - riporta il Corriere - da una sorta di patto tra il comune di Milano e gli esercenti: sì a circa 200 posti in più ma limitare l'orario d'apertura all'una nei dehors e alle due nei bar. E i commercianti si sarebbero presi carico della gestione degli spazi, tra cui sicurezza, decoro e anche aiuole verdi. Si trattava del frutto di una trattativa piuttosto complessa anche perché i residenti nella zona, come in ogni quartiere della "movida", si lamentano da tempo del caos e del baccano fino a notte inoltrata.

Il progetto era pronto, ma lo stop della sovrintendenza lo fa slittare inevitabilmente. Alla fine tutte le parti in causa si erano trovate d'accordo, compresi i residenti che avevano accettato di verificare "sul campo" i risultati. E dal consiglio di zona 1 fanno notare che i marciapiedi, nel primo tratto del corso, sono talmente larghi che i dehors non avrebbero dato fastidio né alle case né al camminamento né alla futura pista ciclabile. Se ne riparlerà nel 2016.