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Milano Centro Duomo / Galleria Vittorio Emanuele II

Galleria, a bando gli spazi di Mercedes e Zecca dello Stato

Il comune li mette all'asta con base totale di 2 milioni di euro

Mercedes, Zecca di Stato e Bar Sì se ne vanno dalla Galleria Vittorio Emanuele. E il comune di Milano ha messo a bando gli spazi con base d'asta totale di circa due milioni di euro. I lotti sono due e, nelle intenzioni del comune, saranno destinati a uno spazio commerciale e a un ristorante di alta qualità. E una nuova clausola: il divieto di esporre insegne già presenti nella stessa galleria.

Il primo lotto, destinato ad attività commerciale, ha una superficie complessiva di 956,29 metri quadri. È dotato di tre vetrine attualmente in concessione all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e al Bar Sì. Si sviluppa complessivamente su 5 livelli (piano interrato, terra, ammezzato, primo, secondo), oltre ad un soppalco su piano terra. Tutte le unità sono collegabili tra loro. La base d’asta è di 977.218 euro.

Il secondo lotto, che sarà destinato alla ristorazione di alta qualità, ha una superficie complessiva di 1.118 metri quadri. Anche questo spazio è dotato di tre vetrine – attualmente in concessione a Mercedes Benz – e si sviluppa su 5 livelli (piano interrato, terra, ammezzato, primo, secondo), oltre ad un soppalco su piano terra. Tutte le unità possono essere collegate tra loro. La base d’asta è di 1.083.080 euro.

Un aumento considerevole rispetto ai vecchi canoni, che in tutto portavano poco più di 500 mila euro alle casse di Palazzo Marino.

La durata della concessione è di 18 anni e verranno accolte domande fino al 18 maggio 2015. Nella valutazione dei progetti di gestione, sarà data particolare importanza ad attività che fanno riferimento a marchi, prodotti e attività di eccellenza del made in Italy o internazionali. Tra le altre cose, saranno valutate anche la previsione di funzioni aggiuntive che rendano gli spazi più attrattivi e accessibili e la qualità estetica del progetto, che tenga conto del pregio del contesto monumentale. A questo proposito, saranno a spese dei futuri concessionari tutti gli interventi di ripristino strutturale, restauro architettonico e adeguamento degli spazi. Il progetto dovrà essere approvato dal Comune e sottoposto al benestare della Soprintendenza.

"Lo sviluppo verticale degli spazi – spiega l’assessore al demanio Daniela Benelli – conferma la nostra volontà di restituire al decoro e alla fruizione pubblica i piani alti. Dopo una complessa operazione di svuotamento di queste unità, per anni destinate a uffici, abitazioni, associazioni, ora possiamo inserirle nei nuovi bandi e garantirne la riqualificazione grazie agli investimenti dei privati e a costo zero per il Comune".

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