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Milano Centro Sant'Ambrogio / Piazza Sant'Ambrogio

Parcheggio Sant'Ambrogio, Berté (Radicali) denunciato: lascia il cantiere

Il dirigente politico era in protesta da 55 ore nel cantiere: "C'è il vincolo dei beni culturali, il parcheggio è illegale. Chiedo di essere denunciato". A rischio il cimitero paleocristiano

Lucio Berté, dirigente del partito radicale ed ex consigliere regionale, la mattina del 27 ha lasciato il cantiere del parcheggio di Sant'Ambrogio. Per più di 55 ore è rimasto incatenato (il giorno di Natale e di Santo Stefano) all'interno dell'area, dove è in costruzione il parcheggio sotterraneo e il conseguente "scempio" (come da lui definito) del cimitero paleocristiano ad martyres, tutelato dalla sovrintendenza.

Nella notte tra il 26 e il 27 aveva anche installato una serie di croci, che sono state rimosse dagli operai di cantiere il 27 mattina.

Voleva essere denunciato dal direttore dei lavori (Claudio De Albertis) e così è stato: per questo ha lasciato il cantiere. Il consiglio comunale di Milano ha già votato una mozione (all'unanimità) che chiede l'interruzione dei lavori nonché l'istituzione del "Giardino della Memoria dei Martiri Cristiani", tuttavia la maggior voce in capitolo dovrebbe averla il ministero dei beni culturali.
 
L'articolo 20 del codice dei Beni culturali prevede infatti che i beni suddetti "non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione": e piazza Sant'Ambrogio risulta tutelata dalla sovrintendenza.

A metà dicembre Berté aveva effettuato una protesta simile, ora ripetuta a distanza di pochi giorni.

 

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